UBERTO
GASCHE
"ZENANA"
Associazione Culturale Valentina Moncada - Via Margutta
54, Roma
6 ottobre - 4 novembre 2004
www.valentinamoncada.com
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Si va perdendo
l'animalità, il con-tatto, lo scambio di sguardi, la
trasmissione dei pensieri. La politica interviene a tutti i
livelli: l'arte è politica, lo sport è politica, il pensiero è
politica. Si tende sempre più verso un mondo virtuale. Le
macchine, che dovrebbero essere solo di uso per l'uomo,
finiscono per dominarlo sempre più, penetrando in ogni suo
tempo, in ogni suo spazio, fino a creare un domino ove il
dominato è consenziente.
Gasche vive
nell'animalità esaltandola, preservandola - essa è l'ultima
àncora di salvezza per poter vivere una vita di sensi. Nel suo
Zenana convivono animali-umani e animali-bestie: le sue
donne, i suoi animali, persino gli oggetti che fotografa vengono
deificati - semplici muri, rovine divengono altari, il parco
dove vive e ritrae diviene un giardino proibito, unico,
infinito, ove le donne vengono spogliate dai loro orpelli,
rimanendo animali senza tempo, candide dee eterne e consapevoli,
che dialogano con le bestie loro sorelle: cani, cavalli,
tartarughe, uccelli si avvicinano gentilmente, creando le forme
che colte dall'obiettivo si tingono di seppia, di bianco e nero,
frammento di quest'eternità personale.
Dunque pur usando
gli arnesi del suo tempo, egli crea immagini senza tempo: si
dice favorevole all'uso delle macchine, ma non intende di
diventarne figlio. Predica parole come passione, disciplina,
devozione, dedizione, che sembrano esser scomparse dai comuni
vocabolari.
Nato e cresciuto in
Egitto fino ai dodici anni tra cani, cavalli e ghepardi, egli si
sposta tra il suo piccolo regno in Villa Savoia, a Roma, ed i
paesi del lontano Oriente, del nord dell'Africa, del Rajestan
Indiano, lasciando tracce de sé al suo passaggio, immagini e
impressioni, e carpendone altre, creando una sorta di gemellagio
tra luoghi lontani, poiché al suo arrivo segue presto il suo
mondo, in cui le dee si risvegliano, mutando espressione,
mischiandosi nuovamente alle bestie e alle foglie, ed i templi
sorgono dal nulla, in omaggio all Zenana |
Novembre 1981:
Una personale alla galleria Il Fotogramma.
Aprile 1982:
La collettiva "Elzeviri e Immagini" alla stessa galleria.
Maggio 1982:
La collettiva "Mostra di fotografi professionisti" alla
biblioteca del Centro culturale della XV Circoscrizione del
Comune de Roma.
Gennario 1983:
Una personale sulle creazioni del sarto Capucci e la collettiva
"La moda italiana dal 1920 al 1980" in Giappone, a cura della
Calcografia nazionale.
Aprile 1984:
La personale "Figure" alla Galleria Futura del Borgo di Calcata,
presentata da Sandro Pandolfi.
Luglio 1984:
La personale "Castel Sant' Angelo - Los Angeles" sulle creazioni
di Elvira Gramano.
Luglio 1985:
La personale "Quotidiana" alla Librogalleria Barte di Frascati.
America con l'Enciclopedia Treccani.
Palazzo Ruspoli,
Genova al palazzo Ducale,
Los Angeles per le Olimpiadi. |
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